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Sara Morandi spicca il volo allo Speed Rock


Sfida “incredibilmente” alla pari tra la campionessa Ropek e l’azzurra Morandi
– Il successo vola ad Est con Ropek e Kokorin
– “Coppa” anche di paraclimbing e in mattinata spettacolo con Spiderkids
– Scontato successo organizzativo di Speed Rock Committee
Stanislav Kokorin (RUS) ed Edyta Ropek (POL) sono i nuovi sovrani dello Speed Rock di Daone (TN). La decima edizione della prova trentina sulla diga Hydro Dolomiti Enel, anche quest’anno inserita nel calendario di Coppa del Mondo, ha visto oggi sventolare alto anche il tricolore grazie alla “ragnetta” Sara Morandi, che si è arresa solo in finale alla campionessa polacca.  

La sfida Ropek-Morandi era iniziata già ieri quando le due avevano stabilito i migliori parziali nelle qualifiche, quasi a preannunciare ciò che sarebbe accaduto oggi. Nei quarti sia la polacca che la climber di Arco hanno sbrigato la loro “pratica” con relativa facilità, a spese della polacca Buczek e della russa leader di CdM Levochkina, che l’italiana ha annichilito con lo strepitoso tempo di 21”65, nuovo record femminile di “pista” lungo i 25 metri di campo gara.

In semifinale la Ropek tirava fuori una grinta a dir poco straordinaria quando, dopo esser partita non proprio benissimo contro l’esperta ucraina Ryepko, riusciva a recuperare nella seconda parte di via e portare a casa la finalissima. E ad attenderla c’era l’azzurrina Morandi, che si era liberata poco prima della russa Gaydamakina, diventando la prima italiana della storia di Speed Rock a salire sul podio.

Tensione alle stelle. In palio un oro per entrare nella storia. Ropek contro Morandi, l’esperienza della prima contro colei che la stessa polacca definirà “la più in forma di tutte” a fine gara. Suona la sirena e le due spiderwomen scattano a tutta. Nella prima metà di gara la Morandi era ancora superlativa, con la Ropek comunque a tenere il passo. A circa tre quarti di via, l’azzurra calcolava male la presa e perdeva centesimi preziosi. Il tentativo di recupero a quel punto era inutile e una seconda scivolata la costringeva a staccarsi dal muro definitivamente, mentre impotente guardava l’avversaria cavalcare verso il terzo oro consecutivo. Nella finale per il terzo posto, la Ryepko ha avuto ragione della russa Gaydamakina.

Al maschile, la gara di Kokorin è stata semplicemente perfetta dall’inizio alla fine. Ai quarti di finale si è liberato agevolmente del polacco due volte vincitore di Speed Rock, Oleksy, mentre in semifinale la gara contro il connazionale Sinitsyn è durata solo fino a metà via, quando quest’ultimo ha preferito abbandonare dopo due scivoloni irrecuperabili. In finale il russo leader di Coppa si è trovato di fronte una vecchia conoscenza di Speed Rock, il polacco vincitore 2008 e recordman lo scorso anno, Lukasz Swirk.

La finale è stata tiratissima fino alle ultime prese, quando il polacco commetteva un errore che consentiva all’avversario di premere per primo il pulsante al top e fermare il tempo a 13”92, solo 18 centesimi in più al record stabilito sempre dal russo ieri. La medaglia di bronzo è andata al russo Sinitsyn che nella finale per il terzo posto ha avuto la meglio sul ceco Hroza, vincitore lo scorso anno.

Nella mattinata lo Spiderkids con i climbers del futuro ha animato la diga trentina, e successivamente si è disputata anche la seconda prova della Coppa del Mondo di Paraclimbing, con in gara 12 atleti di Italia, Russia, Spagna e Giappone con diverse disabilità fisiche.

La decima edizione di Speed Rock è andata agli archivi con l’ennesimo successo anche da parte degli organizzatori dello Speed Rock Committee, che si confermano al top nel panorama mondiale delle gare di arrampicata speed.

Info: www.speedrock.it

Classifiche Speed Rock

uomini

1) Kokorin Stanislav (Rus) 13,74; 2) Swirk Lukasz (Pol) 14,6; 3) Sinitsyn Sergey (Rus) 15,32; 4) Hroza  Libor (Cze) 15,31; 5) Osipov, Maksym (Ukr) 16

donne

1) Ropek Edyta (Pol) 23,44; 2) Morandi Sara (Ita) 23,87; 3) Ryepko Olena (Ukr) 26,50; 4) Gaydamakina Alina, (Rus) 26,98; 5) Levochkina Yuliya (Rus) 28,27

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.